C’era una volta il Country Club

C'era una volta il Country Club
Marco

Un luogo di aggregazione in via di estinzione.


Non è difficile imbattersi, nella nostra città, in simili posti abbandonati. Questi circoli privati, da sempre, rappresentano luoghi di aggregazione importanti. Appena fuori all’abitato, tra vegetazione copiosa e strutture apposite, i “country club” associavano al più classico servizio di ristorazione, la possibilità di svolgere attività all’aperto; campi da tennis, piscine, anfiteatri, musica dal vivo. La quota associativa assicura ai soci un rifugio per passare delle ore spensierate specialmente durante i weekend o durante le torride sere di estate.
Della struttura in questione, profondamente depredata e vandalizzata, si sa ben poco. Ubicata ai margini di una ridente zona residenziale, quasi nascosta – ormai – all’interno di una sorta di “terra di nessuno”, di questo bell’immobile nessuno nel circondario conosce la storia. Girando tra i suoi ruderi non si riesce a capire, perfino, se sia stata mai completato e reso operativo.
Ciò che oggi ne rimane, oltre alle strutture adibite a cucine e uffici, sono soltanto i campi da tennis il cui cemento, di un rosso mangiato dal sole, è stato completamente colonizzato dai muschi, e una piccola piscina con un’atipica forma a “L”, sormontata da un grande patio che un tempo, probabilmente, avrebbe dovuto ospitare ombrelloni e tavolini.


“Chissà perché certi abbandoni sono così netti e certe riconquiste così vaghe.”

Chiara Gamberale

Antonio Nitti Marco Flaccomio Mimmo De Leonibus Valeria Genco

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