Alianello Vecchio

Alianello Vecchio
Marco

Il borgo dai fantasmi colorati.


Camminiamo con gli abitanti di Alianello Vecchio, piccolo borgo-frazione della provincia di Matera, costruito intorno ad un contrafforte di roccia sulla sommità della collina: qui, più dei ruderi lasciati in eredità dal terremoto del 1980, a colpire è proprio la storia dei suoi cittadini; una storia fatta di amore per il proprio paese e la propria terra, più forte delle calamità naturali. L’insediamento ha origine intorno al 1200, ma fu dopo il devastante terremoto (5.000 morti a fronte di una popolazione di 7.500 abitanti) del 1857, che parte del borgo fu danneggiata o venne distrutta. Questo evento disastroso ebbe così risalto in tutta Europa, tanto da inviare spedizioni per lo studio del sisma sulle strutture e a condurre Charles Dickens ad imprimere parole su carta di questo nefasto evento. Con l’avvento della famiglia sabauda, l’amministrazione di allora decise di fare censimento della zona e gli ispettori, valutati i molteplici danni presenti, lo dichiararono inagibile nel 1925: molti degli abitanti però, caparbi e irremovibili come la roccia sotto i loro piedi, decisero di non lasciare le proprie case: e così il paese continuò a vivere fino sino 1980, quando un nuovo sisma lo distrusse in maniera irreparabile.


Le tracce del passato si leggono tra le crepe dei muri, oltre l’umidità della pioggia e il calore riarso del sole.

Roberto Peregalli

Una curiosità: è stata l’esplorazione di una gost town molto “colorata”, infatti molte pareti dei ruderi esplorati sono tinteggiate di rosa o di verde con tonalità molto sature, come se tutti gli abitanti avessero un pantone predefinito per la decorazione delle loro dimore.

Antonio Nitti Marco Flaccomio Mimmo De Leonibus Valeria Genco

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